Per questo secondo piatto mi sono “liberamente” ispirata ad una ricetta citata in un libro di Andrea Camilleri “Le ali della sfinge”. Li si parla di stoccafisso ma, non avendone, ho utilizzato dell’ottimo pesce spada freschissimo. Vi lascio la ricetta così come l’ho modificata. Provatela! Il risultato è straordinario!
Ingredienti per 2 persone: 500 g di pesce spada tagliato in due fette, 200 g di pomodori di Pachino, 40 g di pinoli, 30 g di capperi di Salina (quelli piccoli) 1 scalogno, farina bianca, olio evo, sale, pepe, prezzemolo tritato fine, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro Mutti, 2 cucchiai di succo di limone.
Procedimento: lavate bene il pesce,privatelo della pelle scura che lo circonda,tagliatelo in “straccetti” ovvero in striscioline di 3 cm larghe 2 cm. Asciugate e infarinate. Setacciate l’eccesso. In un tegame antiaderente, fate soffriggere lo scalogno tritato con 3/4 cucchiai di olio. Unite il pesce e doratelo a fiamma media, sempre girandolo e mai lasciandolo solo… Unite adesso i pomodori tagliati in 4 parti, i pinoli, i capperi dissalati, il concentrato, sale, pepe e cuocete per 15′. Completate la cottura con una manciatina di prezzemolo e limone. Ricordatevi di girare sempre e aggiungere se necessario poca acqua tiepida per allungare il sughetto.
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