Il Taleggio è un formaggio di origini davvero antichissime; documenti risalenti al 1200 ne testimoniano la presenza. Oggi la zona di produzione e di stagionatura del Taleggio spazia tra la Lombardia (nelle provincie di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia), il Piemonte (provincia di Novara e Verbano-Cusio-Ossola) e il Veneto (provincia di Treviso).
A riprova di tradizionalità, il Taleggio è stato riconosciuto formaggio DO (Denominazione di Origine) nel 1988 e formaggio D.O.P.(Denominazione di Origine Protetta).
Oggi, in onore di questo formaggio, vi consegno una bella ricettina, veloce, semplice da realizzare e gustosa. Nel mio caso ho usato una tipologia a pasta morbida, da poter ridurre in “fonduta” e una pasta gluten free #Garofalo molto buona.
Ingredienti per 4 persone: 400 g di pasta corta tipo penne, 200 g di Taleggio a pasta morbida, 150 g di funghi freschi champignon, 100 g di cimette di rapa, 1/2 bicchiere di latte, 1 noce di burro, una manciata di mandorle con la buccia, 1 spicchio d’aglio, olio evo, pepe nero, sale, foglie di prezzemolo.
Procedimento: come prima cosa da fare mettete a bollire l’acqua per la pasta con poco sale grosso. Nel frattempo mondate e lavate le cimette (non usate i gambi ma solo il fiore). Prendete una casseruola e scottatele per 5 minuti in acqua salata e calda.
A parte, lavate i funghi, tagliateli a fettine e passateli in tegame con uno spicchio d’alio, prezzemolo q.b., olio evo q.b., un pizzico di sale e di pepe macinato.
Cuocete a fuoco basso. Tostate le mandorle in un tegamino antiaderente: non bruciatele. Basteranno 2/3 minuti a fuoco moderato.
Per fare la crema di taleggio io ho fatto così: ho appoggiato un recipiente d’acciaio sopra la piccola casseruola dove stavo cuocendo i funghi per creare un piccolo “bagnomaria”. All’interno: il taleggio tagliato a dadoni, pepe nero, il latte e il burro. A fusione completata ho spento la casseruola sottostante per tenere tutto in caldo.
Lessate la pasta al dente. Conditela con la crema di taleggio, i funghi, le cimette sbollentate e a guarnire le mandorle tagliate grossolanamente a coltello.
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